LIVIO, AD URBEM CONDENDAM: RILETTURE DEL PASSATO IN ETA’ AUGUSTEA
BOLOGNA, ALMA MATER STUDIORUM – 1-2 FEBBRAIO 2018
[English version below]
In un saggio del 1959 intitolato Livy and Augustus, Ronald Syme si proponeva di studiare Tito Livio e la sua opera seguendo tre direttrici: l’eventuale esistenza di un piano di stesura e composizione da parte dell’autore, la cronologia della redazione e dell’edizione e, infine, il rapporto intrattenuto dallo stesso Livio con il potere, manifestatosi nella modalità attraverso la quale venne affrontata la trattazione del regno di Augusto. Se il presente dello storico rappresentava la cartina al tornasole per cogliere le finalità e i caratteri della monumentale Ab Urbe condita, cosa possono offrire l’analisi del recupero del passato di Roma, la sua rielaborazione ed eventualmente il suo riutilizzo? Questi elementi rappresentano sicuramente un terreno ancora estremamente fertile per comprendere e inquadrare la portata dell’opera liviana, come testimoniano alcuni recenti saggi, quali Livy, Reconstructing Early Rome, di G. B. Miles o Livy’s Exemplary History di J. D. Chaplin.
In occasione del bimillenario della scomparsa dello storico patavino, l’Associazione Culturale Rodopis, in collaborazione con il Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, organizza nei giorni 1-2 febbraio 2018 un convegno internazionale dal titolo “Livio, Ad Urbem Condendam: riletture del passato in età augustea” per invitare a soffermarsi su un autore che, nonostante la grande attenzione di cui è da sempre stato circondato, merita un ulteriore momento di riflessione.
Questo seminario si pone, infatti, l’obiettivo di analizzare non tanto singoli episodi attestati dalla lunga narrazione liviana, quanto piuttosto riflettere sulla ricostruzione operata dall’autore, nella sua epoca, degli eventi della storia di Roma. Nello sguardo retrospettivo dello storico patavino non solo la sua persona, con le sue inclinazioni e le sue simpatie, ma anche il suo tempo e il suo contesto politico intervengono, lasciando un segno comunque evidente: la sfida che vogliamo lanciare è quella di ricercare queste tracce, di comprendere in che modo gli anni della “rivoluzione romana”, per recuperare ancora una volta un’espressione di Syme, e del nuovo ordine augusteo influiscono nell’immagine della storia che Livio consegna alla posterità. La memoria storica, del resto, non è fissa e immutabile; delineare fatti ed eventi del passato non può che risentire del tempo nel quale questa descrizione avviene. “Memories and identities are not fixed things, but representations or constructions of reality, subjective rather than objective phenomena” (J. Gillis, Commemorations: The Politics of National Identity).
Questo viaggio nella ricostruzione della storia romana sarà declinato in quattro categorie fondamentali, ampiamente presenti nelle Historiae ab urbe condita: la storia militare, socio-economica, politica e di genere. Questi ambiti rappresenteranno ciascuno una finestra attraverso la quale affacciarsi sull’opera liviana e inserirla al meglio nella sua epoca e nella storia degli studi.
Il workshop sarà organizzato conseguentemente in quattro sessioni tematiche, ciascuna introdotta e presieduta da uno studioso esperto nel settore; ogni intervento avrà una durata massima di 25 minuti e sarà seguito da una discussione. Le lingue accettate per il convegno sono l’italiano, l’inglese, il francese e il tedesco.
Invitiamo tutti gli interessati a inviare all’indirizzo livio2000bologna@virgilio.it un abstract dell’intervento che intendono presentare, della lunghezza massima di 1.200 caratteri (spazi inclusi) entro e non oltre il 15 dicembre 2017. Sarà premura del comitato organizzativo comunicare gli esiti della selezione entro il 22 dicembre 2017.
È prevista la pubblicazione dei contributi che verranno presentati in occasione del convegno.
Sono stati richiesti fondi al fine di contribuire – totalmente o parzialmente – alle spese di alloggio dei relatori per la notte del 1 febbraio; non sono previsti contributi per le spese di viaggio.
Per ulteriori informazioni e per l’invio degli abstract: livio2000bologna@virgilio.it
Gli organizzatori
Alessandro Roncaglia (alessandro.roncaglia@unibo.it), Beatrice Girotti (beatrice.girotti3@unibo.it).
Comitato scientifico
Proff. Giovanni Brizzi, Francesca Cenerini, Alessandro Cristofori, Tommaso Gnoli
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LIVY, AD URBEM CONDENDAM: REINTERPRETATIONS OF THE PAST IN THE AUGUSTAN AGE
UNIVERSITY OF BOLOGNA, FEBRUARY 1st-2nd 2018
In 1959 Ronald Syme dealt with Livy and his work in an essay entitled “Livy and Augustus” by following three different guidelines: he intended to reflect on the possible existence of a structural plan for the book, on the publishing chronology and, finally, on the relationship between Livy and the new regime, based on the account of Augustan age by the author himself. If the historian’s contemporary times are the “litmus test” to catch characters and purposes of Ab Urbe Condita, what can the recovery of Rome past, its reworked version and, finally, its reuse add to the historical debate? These elements still represent a fertile ground for the comprehension of Livy’s work, as witnessed by recent essay as Livy, Reconstructing Early Rome, by G. B. Miles or Livy’s Exemplary History by J. D. Chaplin.
On the occasion of the bimillenary of Livy’s death, the Cultural Association Rodopis and the Department of History Cultures Civilization (DISCI, Dipartimento di Storie Culture Civilità) of the Alma Mater Studiorum – University of Bologna organise an International conference, on “Livy, Ad Urbem Condendam: reinterpretations of the past in Augustan Age” to be held in Bologna, on February 1st-2nd 2018.
This conference does not aim to analyse singular aspects of Livy’s huge work, but rather at reflecting on the reconstruction operated by the author, at his time, of the past. In this retrospective view, not only Livy’s personal inclinations, but even the political context of his times left a footprint: the challenge is to look for these trails and wonder how the years of the “Roman Revolution” – to return again to Syme – and of the Augustan age had an influence Livy’s historical reconstruction. Historical memory, indeed, is not something immutable and every image of the past is affected by the time-frame in which this image is created. “Memories and identities are not fixed things, but representations or constructions of reality, subjective rather than objective phenomena” (J. Gillis, Commemorations: The Politics of National Identity).
This analysis into Livy’s construction of history will take into account four aspects: military, political, social and economic, gender history. Each of these fields represents a window on Historiae ab Urbe condita. The conference will be, therefore, organised in four thematic sessions, each one introduced and moderated by an expert scholar.
Official languages of the Workshop will be Italian, English, French and German.
PhD Students and Early Career Researchers are invited to submit an abstract of maximum 1.200 characters (spaces included) to livio2000bologna@virgilio.it, by December 15th, 2017. The paper selection will be carried out in the following week. Each paper should be planned for a 25 minutes presentation and every presentation will be followed by a debate.
The selected papers will be considered for publication.
We applied for funding to cover – completely or partially – speakers’ accommodation expenses for their stay in Bologna on February 1st, but unfortunately travel expenses cannot be refunded.
For more information and for sending the abstracts: livio2000bologna@virgilio.it
The organising committee
Alessandro Roncaglia (alessandro.roncaglia@unibo.it), Beatrice Girotti (beatrice.girotti3@unibo.it).
Scientific committee
Proff. Giovanni Brizzi, Francesca Cenerini, Alessandro Cristofori, Tommaso Gnoli