h. 18:00 – Aula del Dipartimento di Studi sul Mondo Antico
Chair: Enrico Maria Polizzano (Università di Roma Tre)
Chilone di Sparta: da eforo a misotyrannos
Bianca Borrelli (Università di Napoli “Federico II”)
L’elaborato intende concentrarsi sugli aspetti più propriamente politici della figura di Chilone, eforo a Sparta nel VI secolo, che la tradizione storiografica antica ha restituito alla modernità principalmente come uno dei Sette Sapienti. Si affronteranno, in particolare, due temi: quello del suo eforato e quello della sua (reale o presunta) politica antitirannica.
Sarà preso in considerazione un passo delle Vite dei filosofi di Diogene Laerzio, che, rifacendosi alle testimonianze di tre storici e biografi precedenti, è l’unico autore dal quale abbiamo notizia dell’eforato di Chilone. Di una di queste tre testimonianze, quella cioè di Panfila, sarà proposta in questa sede una lettura nuova rispetto a quella fatta dalla critica moderna: la storica non avrebbe, cioè, frainteso le notizie presenti nelle fonti a sua disposizione affermando che Chilone dovette essere in assoluto il primo eforo di Sparta, ma avrebbe attinto ad una tradizione sull’origine dell’eforato diversa dalle due canoniche, quella licurgica e quella teopompea, e forse già adombrata dal Platone delle Leggi.
Si passerà poi a trattare del Papyrus Rylands 18, che a prima vista sembra collegare al nome di Chilone l’abbattimento dell’ultimo rappresentante della tirannide degli Ortagoridi, Eschine. Si mostrerà come, in realtà, il papiro, problematico dal punto di vista cronologico, semplicemente allude alla politica antitirannica attribuita all’eforo già da Erodoto, che con la cacciata di Eschine nulla ha a che vedere e che è a sua volta il riflesso di quell’ostilità ai tiranni che la tradizione storica antica riferisce a Sparta.
References to the Persian past in Philostratus’ Apollonius of Tyana and Heliodorus’ Aithiopika: evolution of the Greek identity under the Empire
Elodie Romieux-Brun (Université Paris IV-Sorbonne)
The Greek writers of the Second Sophistic often resorted to the classical past to address the political and cultural changes they faced. The definition of Greek identity and the role of the Greeks in the Empire is at stake. To tackle this question, I study the confrontation between the Greek heroes and the Persian King or his substitute in two fictional narratives, the biography by Philostratus Apollonius of Tyana and the novel by Heliodorus Aithiopika. This confrontation is based on Herodotean themes, suchas proskynesis (προσκύνησις) and Persian wars. But the meaning of the historical allusions changes. The Greeks no longer fight against the Persian King for political freedom. In The Life of Apollonius of Tyana, the references to history are used to promote the role of the Greek hero as adviser of the Parthian king. In the Aithiopika, they echo current reflections on the imperial power, its foundation and its legitimacy. I will present how in these two books allusions to the past express the issue of Greek identity and highlight the challenges for Greeks of finding a new role under the Roman Empire.