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L’Associazione Culturale Rodopis, in collaborazione con il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna – Campus di Ravenna, organizza il XIX ciclo di seminari Ricerche a Confronto, dal titolo Le regalità ibride in Oriente da Alessandro ai Sasanidi, che avrà luogo presso il Dipartimento di Beni Culturali nella sede di Palazzo Corradini (via Angelo Mariani 5) in data 26-27 novembre 2024. L’obiettivo è quello di promuovere l’incontro e il confronto tra giovani antichiste e antichisti di diversi interessi e formazione.
Il tempo previsto per gli interventi è di 20-25 minuti, a cui seguirà uno spazio per le domande. Inoltre, per stimolare un dialogo il più proficuo possibile, la seconda giornata sarà conclusa da una tavola rotonda presieduta da docenti nella funzione di moderatori. A tale scopo, le candidate e i candidati selezionati dovranno inviare entro il 15/11/2024 una bozza del loro intervento da far circolare tra i relatori e i moderatori prima dell’inizio del ciclo di seminari. I contributi potranno essere presentati sia in italiano sia in inglese per rendere possibili la partecipazione e il coinvolgimento di tutte le persone interessate. Qualora ve ne fosse necessità, le relatrici e i relatori potranno presentare il proprio intervento da remoto.
La conquista del vastissimo impero achemenide da parte di Alessandro Magno consentì al mondo greco di conoscere larga parte del quasi inesplorato continente asiatico. Sebbene i successori del macedone avessero fin da subito esportato la lingua, la religione, la letteratura e le conoscenze tecniche greche oltre la catena del Tauro fino al fiume Indo, essi si ritrovarono a regnare su territori antichissimi, culturalmente fertili e, soprattutto, in perenne fermento, e questa interazione ebbe modo di lasciare tracce durature nei secoli a venire. In questa edizione di Ricerche a Confronto, è nostra intenzione indagare le forme della regalità ibrida sviluppatesi nella temperie geopolitica successiva alla morte di Alessandro dalla commistione di elementi greci e locali. Nella parte del continente asiatico toccata dalle campagne del macedone sorse infatti un quadro ricco di interazioni tra culture differenti, con il risultato di generare una dialettica tra i Greci e agenti apparentemente inconciliabili tra di loro, come i nomadi delle steppe, delle regioni semidesertiche o le tribù indiane. E, in questo perenne incontro/scontro ideologico, i sovrani adottarono numerosi espedienti per trovare una propria legittimazione attraverso differenti media. Un esempio è la moneta (Figura 1) scelta per presentare questo ciclo di incontri, che reca al dritto il sovrano greco-battriano Demetrio I (190-185/180 a.C. ca.) con un copricapo elefantino, da lui introdotto per sottolineare la conquista di parte del subcontinente indiano ad opera di un regnante che si identificava ancora come erede delle tradizioni ellenistiche. Il costante dialogo tra i sovrani e i sudditi mette in luce le strategie comunicative per venire incontro a un plateau alquanto vario di lingue, culture e religioni, attraverso iconografie, iscrizioni, opere d’arte e architetture ibride, risultando così in originalissime soluzioni. Queste soluzioni furono sperimentate o adottate da numerosi attori che ebbero modo di relazionarsi tra loro nello scacchiere asiatico nel corso dei secoli, non solo attraverso i contatti diretti, ma anche tramite le vie di mercato. Infatti, non furono solo i regni ellenistici, in particolare gli Attalidi, i Mitradatidi e i Seleucidi, a essere influenzati dalle civiltà asiatiche sulle quali dominarono e con le quali si interfacciarono, ma anche tutte quelle realtà sorte dalle ribellioni e dalla frammentazione del potere greco in Asia, come i Regni greco-battriani, gli Indo-Greci e tutte quelle realtà nomadiche o seminomadiche che, col tempo, adottarono, in diversa misura, i tratti della regalità greca: l’impero dei Parti (e le relative specificità territoriali, come l’Armenia o la Commagene) e i futuri Sasanidi; gli Indo-Sciti; i Kuṣāṇa; i potentati della Sogdiana; gli Indo-Parti e i Satrapi del Gujarat. In questo quadro alquanto vario, non si può nemmeno escludere l’apporto di Roma nell’offrire o nel ricevere stimoli dal mondo orientale per ciò che concerne la regalità.
Nel quadro cronologico compreso tra l’età dei Diadochi e l’Impero sasanide, saranno benvenuti interventi relativi allo spazio geografico compreso tra l’Asia minore e il subcontinente indiano di carattere filologico-letterario, storico-artistico, archeologico, numismatico, epigrafico, papirologico, antropologico e storico-religioso. Si presterà particolare attenzione alle proposte che integrino le metodologie e gli approcci in una prospettiva interdisciplinare.
Dottorande/i, neodottoresse e neodottori di ricerca, post-doc, così come studentesse e studenti di laurea magistrale e neolaureate/i sono invitati a presentare un abstract di 200-250 parole. Gli abstract dovranno essere inviati in formato .pdf e anonimi (nome del file: prime tre parole del titolo) entro il 30/09/2024 all’indirizzo ricercheaconfronto2024@gmail.com (oggetto della mail: RAC 2024 abstract). Le proposte saranno valutate da una commissione scientifica scelta all’interno dell’associazione Rodopis. Le autrici e gli autori degli abstract selezionati saranno contattati entro il 7/10/2024.
È prevista la pubblicazione degli atti del seminario.
Non verranno coperte eventuali spese di viaggio e alloggio, ma gli organizzatori forniranno alle relatrici e ai relatori tutte le informazioni necessarie per trovare una comoda sistemazione nei pressi degli ambienti universitari dove si terranno gli incontri. Alla fine di ogni giornata seguirà un momento di incontro informale in cui sarà possibile continuare a discutere. Su richiesta, l’associazione Rodopis rilascerà ai relatori un attestato informale di partecipazione al ciclo di incontri. Per ogni ulteriore informazione, scriveteci a ricercheaconfronto2024@gmail.com.
Gli organizzatori,
Generoso Cefalo e Alessandro Magnani